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Un tragitto, sul crinale dei pascoli

la corsa del soldato, il fosso, la trincea.

Immaginare / un “contenitore” per il prozio Emmerico

Mi occorreva scegliere e definire la forma nella quale condensare – almeno temporaneamente – tutta questa materia; mi serviva un contenitore nel quale imprigionare almeno per un poco il mio jinn, in modo da riuscire a parlarci – e a parlarne – senza esserne, come al solito, soverchiato.

Immaginare / Uscire di casa

Sono sceso guardando verso l’alto, come spesso si fa in ascensore e infine l’ho richiuso, con i gesti usati negli ultimi dieci anni. Non ci sono gesti nuovi per fare le solite cose; anche quando le cose, improvvisamente prendono un senso nuovo.

Gruppi muti, da ascoltare

Immaginare queste vite ritessendo le poche tracce che hanno lasciato; restituire la voce di donne che non l’hanno potuta alzare e di uomini a cui è stata soffocata; questa è la migliore risposta alla domanda: da che parte stai?

I rovi delle cose

Segue un sentiero di conflitto  fra  i rovi delle cose,
il nome del possesso, l’indizio del desiderio.
Ma essere posseduti, invece, come di creta respirata
le bambole vive. Come fanno le cose dominanti…