Non ha parola

Non ha parola“,  si muove sordo all’ombra del giudizio,

che si fa pioggia e grandine, frastuono e rapido inventario.

E ancora fuga, elenco, ontologia.

“…gli dici, ciao, sono in difficoltà, ho incassato ma devo sistemare…” 

Non filtra aria fra le gerarchie sospese,  come tovaglie, sull’ombra;

“…quello sa, che parla con un uomo”

E per sola misura, poiesis,            la grammatica, feroce, della forza.

“.. hai capito? Ti meriteresti che uno ti incontra e ti schiaccia.

Con una macchina


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