Foresta viva, di pini scuri, di grandi cerri, di lecci, di castagni selvatichiti; di roveri e farnie, di faggi;
di aquifolia e rusco pungitopo nel basso bosco; di ciclamini selvatici a spuntare da terra, fuori le foglie secche e ancora frassino orniello e altre essenze; senza disturbo, per anni.
Intessuto di grandi fusti rugosi, di edere decennali, di alberi morti e in piedi, di tronchi atterrati, di rami rotti, di legno putrefatto, coperto di muschi e licheni fruticosi;
differenti stadi e compresenti della decomposizione,
della senescenza spontanea, della ricrescita,
della rigenerazione.
Aria ferma, zirli, fischi, schiocchi, crepitare, ronzio, a comporre silenzio, ombra.
(foto mia, foresta del Belagaio – Gr.)
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