La mia sorte è fra le pietre
del torrente. La memoria
fra gli stipiti, nei muri.
Resiste?
Categoria: idolo
Il terzo anno
salpano sguardi prolungati, vele
fenicie
merci da Ofir nella stiva, legni
sognanti
Figure di cura
Ma qui, al buio, dalla pancia dell’idolo
antropomorfo
la sostanza viva,
il grigio del cielo, l’umida richiesta
di presente,
si sveglia in domande puntuali
Immaginare / vodoun
Senza l’obbligo di motivare perché gli dei dall’alto decidono di parlarmi, poichè sono io a crearli; prendendomi la libertà di interpellarli, di costruirli, di farli miei.
Chi siete voi?
Con tutto questo e con la cera liquida farai un idolo sul tavolo, in cucina. Con volontà luminosa,
salvando il tempo trascorso.
Puoi guarire, dice ridendo, nel cortile, la guaritrice.
Puoi guarire.