Sabato 16 novembre, presso la Casa della Poesia di Torino (che si trova in via Dego 6, per chi non lo sapesse), abbiamo avuto l’opportunità di prendere parte ad una serata di poesia intensa e coinvolgente, grazie alla presentazione delle poesie di Nina Mercurian , accompagnata con attenzione ed emozione da Ramona Paraiala e con l’intervento un po’ di tutti i presenti nella saletta seminterrata, molto raccolta e adatta al clima intimo che si è creato.
Gli scritti di Nina Mercurian sono potenti, esprimono tensione, un’intransigenza forte e disarmata allo stesso tempo (in primo luogo verso se stessa) e la ricerca di un equilibrio che intende coinvolgere anche un’articolata eredità familiare, fatta di fughe e migrazioni, avvolta dalle ombre intrecciate dell’oblio e della memoria, come può essere stato il destino delle famiglie armene coinvolte dal genocidio scatenato contro di loro dai nazionalisti turchi, nel contesto del crollo dell’impero ottomano e dello scontro fra opposti nazionalismi nei primi decenni del ‘900.
Le poesie di Nina Mercurian non sono pubblicate, “perché non ne è ancora capitata l’occasione” dice lei, quasi giustificandosene. Chi vuole però può trovarle sul suo profilo FB e magari su qualche blog o rivista online (qui alcuni inediti proposti da Salvatore Sblando sul blog letterario “Larosainpiù” nel dicembre 2021. E tuttavia, questa condizione non ne attenua l’impatto su chi le legge.
Fra l’altro, il fatto di non doversi confrontare con la presentazione di un libro e quindi con testi che hanno già assunto la veste di prodotto editoriale, ha dato alla serata un respiro diverso, più concentrato sulle parole in qualche misura e meno legato a preoccupazioni “critiche”. Ne è nato forse un “format” nuovo, suggeriva alla fine lo stesso Sblando. Chi può saperlo, l’idea è stimolante.
Immersa
in un catino di sogni
ho disteso il mio spirito.
Attendo così la sera,
riversa nei miei pensieri
Ecco che i morti s’affacciano
educati e perplessi
dopo tanto distacco.
A molti di loro
devo chiedere scusa
abbracciandoli a lungo.
Torno sul sentiero che unisce
il giorno alla notte
la terra al cielo.
Ad ogni essere sia data la sua vita,
cammino già lesta
lunga la via del latte.
Nina Mercurian, Il Gioco,; 28 febbraio 2022
Di seguito una piccola galleria di scatti della serata dedicata a Nina Mercurian














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